Tra mito e realtà
Origini Antiche
Le origini di Aci Bonaccorsi sono avvolte nel mito. Secondo la leggenda, la città potrebbe derivare dalla misteriosa Xiphonia, un'antica città greca ormai scomparsa. I poeti Virgilio e Ovidio narrano la storia d'amore tra la ninfa Galatea e il pastore Aci, contrastata dal ciclope Polifemo. In epoca romana, esisteva una città chiamata Akis, che partecipò alle guerre puniche.
Sviluppo Medievale
Durante il Medioevo, la storia di Aci Bonaccorsi si intreccia con quella del castello di Aci. In questo periodo, sorsero diversi casali nella zona, tra cui Bonaccorsi, che prese il nome dalla famiglia Bonaccorso. Questi casali divennero "Quartieri" della storica città di Jaci, assumendo il prefisso "Aci" nelle loro denominazioni.

Autonomia e Sviluppo
Nel XVII secolo, Aci Bonaccorsi iniziò a costituirsi come borgo autonomo, formato dalle contrade Liuna, Battiati e Pauloti, e successivamente identificato con il nome Bonaccorsi. Nel 1652, ottenne l'autonomia amministrativa, separandosi dagli altri casali del territorio delle Aci.
Epoca Moderna
Nel corso dei secoli, Aci Bonaccorsi passò sotto il controllo di diverse famiglie nobiliari. Fu feudo dei principi di Campofiorito e successivamente della nobile famiglia genovese dei marchesi Diana. Nel 1760, il signore del luogo era Giuseppe Nicolò Diana, Duca di Cefalù.